La testimonianza di Chiara, studentessa vicentina in visita a CINI a Calcutta.
Nell’agosto 2007 ho avuto la possibilità di svolgere il tirocinio universitario a Calcutta (India), in un progetto che vede coinvolte l’Università degli Studi di Verona e l’Associazione CINI (Child in Need Institute) del posto. Nella prima settimana di tirocinio ho seguito un corso di formazione per gli operatori CINI presso il Training Centre a Pailan. Per tre settimane ho poi vissuto nella Comunità Residenziale per Bambini di Strada CINI Asha (speranza) “boys’ half – way house”, dove ho svolto attività d’interazione, gioco e animazione con i bambini d’età compresa tra i 3 e i 14 anni. Nell’ultima settimana ho partecipato allo studio delle metodologie di ricerca pedagogica applicate ai bambini che vivono nelle zone rurali di Calcutta, dove c’è una situazione di degrado sociale ed un’altissima percentuale d’analfabetismo. L’osservazione di bambini con cultura e tradizioni diverse dalle mie ha stimolato la mia curiosità. Potrei raccontare le enormi differenze sociali e culturali tra India e Italia, ma quello che mi preme di più riguarda le singole situazioni e le storie di vita a cui ho avuto la possibilità di avvicinarmi nel mio contatto con la quotidianità dei bambini. Armand è uno di questi ragazzi che CINI ospita. Fin da subito mi sono accorta che era un bambino estremamente intelligente e dotato, mi è stato riferito che aveva appreso in pochissimo tempo a scrivere e a leggere. I suoi genitori vivono in condizioni economiche minime e gli operatori CINI hanno incontrato Armand per la prima volta mentre mendicava tra le montagne d’immondizia nella zona degli slum (baraccopoli) dietro alla stazione dei treni di Sealdah (Calcutta centrale). In quella zona CINI Asha ha creato un centro di prima accoglienza per bambini che vivono nelle baraccopoli: la piattaforma, così denominata, offre sostegno psicologico e pronto intervento medico con un approccio educativo prevalentemente attraverso il gioco. Armand ora vive nella Comunità Residenziale: studia con ottimi risultati e quotidianamente mi ha reso partecipe dei suoi progressi didattici, seguendomi anche nelle mie attività con interesse e curiosità. L’empatia relazionale nata tra Armand e me è stata un momento umanamente arricchente ed emozionalmente coinvolgente. La mia esperienza a Calcutta è stata un’occasione di prova personale, vivere in un Paese così diverso per cultura e tradizioni, ma anche così unico, mi ha trasmesso importanti lezioni. In India, ovunque tu viva, il riferimento al divino è continuo: nella lingua, nei gesti, nella gente, oltre che nelle cerimonie e nei riti; niente può essere dato per scontato, una linea telefonica può rimanere quasi sempre muta e l’elettricità mancare per ore ed ore; quando piove l’acqua sommerge le strade, ma ci si adatta, si accetta e spesso si entra nella logica per cui niente è davvero drammatico, niente è indispensabile. Anche il semplice uscire per prendere un taxi è un’impresa: a Calcutta i tassisti non parlano inglese e spesso non conoscono nemmeno le strade. L’organizzazione CINI India mi ha dato l’opportunità di conoscere una realtà culturale, come quella indiana, nei suoi contrasti e nelle sue ricchezze, attraverso l’osservazione di come opera in maniera capillare nel substrato sociale più fragile. Condividere per un mese l’esistenza di una popolazione che vive con meno di un euro al giorno mi ha insegnato il vero valore delle cose. Quello che mi manca ora, a distanza di un mese dal mio rientro, è l’intensità che le persone mi trasmettevano nei rapporti sociali, il rispetto con cui gli Indiani mi accettavano e mi parlavano. Non posso negare che ho trovato a Calcutta ciò che cercavo, un tirocinio arricchente e coinvolgente che mi ha permesso di alzarmi ogni mattino con entusiasmo ed emozione. Solo un vecchio proverbio indiano può spiegare la filosofia di
questo popolo così diverso e lontano dalla cultura occidentale:
“tutto ciò che non viene donato va perduto ”
Chiara Faccio
Estratto da un articolo pubblicato sul
Giornale di Vicenza, in data 1 novembre 2007