Si fa sempre più drammatica la situazione nel Bihar, stato nel nord -est dell’India, a causa delle violente alluvioni che stanno mettendo in ginocchio l’intera regione. L’aumento della portata di acqua del fiume Kosi non si deve solo alla stagione monsonica, particolarmente piovosa, ma anche ad alcune brecce apertesi nella diga che regola il corso del fiume tra Nepal e India.
Quasi 15.000 persone, secondo le stime dell’UNICEF, sono state colpite dalla tragedia; più di 2.000 villaggi e 50 città sono state sommerse dallo straripamento del fiume; 338.000 case sono state spazzate via dalla furia del fiume.
La tragedia ha colpito in particolar modo donne e bambini. Dai rapporti che ci arrivano dal villaggio di Katariya, dove lo staff di CINI India si è recato, emerge il dramma di molti genitori che hanno abbandonato i loro figli per mettersi in salvo. “I miei genitori mi hanno detto di cominciare a scappare e che mi avrebbero raggiunto in seguito, ma sono scappati nella direzione opposta”, ci racconta Kiran, una bambina abbandonata, che ha trovato riparo in un campo di soccorso.
CINI ha sempre risposto con prontezza ed efficacia a tutti gli appelli di aiuto, specialmente nei casi di emergenza, per cui si è subito attivato per portare soccorso alle vittime dell’alluvione.
I bambini come Kiran e le loro famiglie hanno bisogno di te. Per loro, domani sarà troppo tardi.
Con il vostro aiuto e il nostro staff presente sul campo, distribuiremo kit con cibo, acqua, medicinali e vestiti per le famiglie. Il programma di emergenza non si esaurirà in breve tempo, ma continuerà nei prossimi mesi finché la situazione non si stabilizzerà.
CONTRIBUISCI SUBITO ANCHE TU: con 20 euro aiuti una famiglia, con 100 euro ne aiuti 5!