Il dottor Samir Chaudhuri, fondatore e direttore di CINI India, commenta le parole di Rahul Gandhi in merito alle elezioni per il rinnovo del parlamento indiano.
“Il problema centrale in India, di cui nessuno parla in queste elezioni, è la corruzione e l’inefficienza delle strutture amministrative locali che fanno sì che solo un decimo di ogni rupia della spesa pubblica raggiunga il suo obbiettivo”. E’ quanto ha dichiarato Rahul Gandhi, Segretario Generale del Partito del Congresso, durante una recente conferenza stampa a Nuova Delhi, che il 16 Maggio vedrà la conclusione delle elezioni per il rinnovo del parlamento indiano. E continua: “Il governo non è capace di distribuire i soldi ai villaggi che ne hanno bisogno. Questi villaggi sono prova del fallimento delle istituzioni pubbliche. Montagne di denaro vengono sprecate quotidianamente. Bisogna aprire il sistema e cambiare l’intera gestione”
Il dottor Samir Chaudhuri, fondatore e direttore dell’Organizzazione Non Governativa CINI India (Child In Need Institute) commenta così le parole di Gandhi:
“E’ assolutamente vero. In qualsiasi Paese esiste la corruzione, ma in India trova terreno fertile per la mancanza di istruzione e l’assenza di consapevolezza dei propri diritti. I fondi pubblici destinati ai villaggi bisognosi, infatti, passando di mano in mano vengono costantemente decurtati di varie percentuali destinate alle tasche dei funzionari pubblici. Tra i fattori positivi di queste elezioni, c’è senza dubbio l’impegno dei media nel far riflettere la popolazione sull’importanza di riconoscere i propri diritti come tali, così che una volta alle urne, si abbia più consapevolezza del proprio voto. A questo proposito CINI India lavora da sempre a stretto contatto con i rappresentanti locali per sensibilizzarli sui problemi e i bisogni di bambini e famiglie poveri, affinché possano essere i portavoce di queste situazioni al Parlamento, come viene fatto con il progetto SISHU SANSAD”
CINI, in occasione delle elezioni e con la collaborazione di Save the Children, ha messo in atto il progetto SISHU SANSAD, una sorta di Parlamento costituito da bambini, i quali sono invitati ad “alzare la propria voce” e a sottoporre ai candidati locali una “Carta di richiesta”, che dovrà poi essere sottoposta dai candidati al Parlamento indiano.
Tra le molte richieste avanzate dai bambini, quelle più sentite sono: