Conoscere la storia di Hamira potrebbe cambiare il modo in cui affrontiamo la nostra vita. La sua storia ci racconta infatti la vicenda di una delle poche vittime “fortunate” che ha trovato la forza di reagire.
Hamira ha 11 anni ed ha vissuto la terribile esperienza della tratta dei bambini. Otto mesi trascorsi vivendo come serva di una famiglia in Bihar, maltrattata, costretta a svolgere tutti i lavori domestici e ad occuparsi del loro bambino di pochi mesi. L’orrenda avventura di Hamira era iniziata per mano di un familiare, in cui la bambina riponeva la più totale fiducia, sua zia, colpevole di averla venduta ad un’altra famiglia.
Dopo svariate settimane di assenza da scuola, le sue insegnanti, in collaborazione con gli operatori di CINI, hanno iniziato a fare pressione sulla madre, la quale si rifiutava di ammettere che la figlia potesse essere in pericolo. La zia contattata più volte negava qualsiasi coinvolgimento nella scomparsa della bambina. La situazione era bloccata, non c’era nessuna notizia di Hamira.
Dopo qualche mese, quando tutto sembrava perduto, una telefonata al Panchayat locale riaccese le speranze del villaggio, Hamira era riuscita a trovare un telefono e a mettersi in contatto per chiedere aiuto.
Dopo che è stata salvata e riportata a casa da sua madre e i suoi fratelli ha iniziato ad andare di nuovo a scuola e al doposcuola di CINI. La bambina ha diversi amici con cui giocare nel pomeriggio prima di partecipare alla Madrasa serale. Hamira si sente più felice oggi. Ha ripreso in mano la sua vita: può andare a scuola e giocare con i suoi amici quando vuole. Inoltre, ha ripreso a disegnare, il suo passatempo preferito. Alla domanda su ciò che vorrebbe diventare da grande, Hamira ha detto che vorrebbe lavorare nel Centro di CINI e diventare come la sua maestra. Speriamo di cuore che il sogno di Hamira si realizzi in modo che possa diventare un esempio e ispirare tutti coloro che hanno vissuto la sua situazione.