Negli ultimi mesi, più di 50 tra bambini e ragazzi bangladesi sono rimasti bloccati nei centri di accoglienza presenti sul territorio del Bengala Occidentale. La motivazione della loro presenza sul territorio indiano è dovuta alla tragica piaga del traffico di esseri umani che caratterizza molte delle zone frontaliere. Salvati dalle mani dei trafficanti, i ragazzi vengono accolti in strutture governative indiane in attesa di un intervento da parte del governo del Bangladesh atto al loro rimpatrio.
Secondo dati risalenti alla fine dell’estate scorsa, di 42 bambini ospitati nei centri, solo 8 sono stati riconsegnati alle rispettive famiglie. Secondo CINI, 203 bambini sono bloccati nei rifugi del Bengala Occidentale, numeri che sono stati confermati dalla Deputy High Commission del Bangladesh.
Alcuni ragazzi del centro di Shuvayan, con l’aiuto dei volontari, hanno scritto una lettera al primo ministro bangladese Hasina chiedendo che venisse attuata una manovra per poter essere rimpatriati.
Recentemente sia il governo del Bengala Occidentale che la Deputy High Commission bangladese si sono rivolte a CINI per dare avvio ad una collaborazione che potesse facilitare il rimpatrio dei bambini. Giusto la settimana scorsa, in data 10 dicembre, il lavoro che ha visto impegnati CINI, il governo Bengala Occidentale e la Deputy High Commission bangladese, ha permesso il ricongiungimento di 8 ragazzi con le proprie famiglie.
L’articolo completo al seguente link.