Quando Hadisha ha scoperto di essere incinta era davvero preoccupata, non tanto per se stessa ma per la nuova vita che portava in grembo. La ragazza proviene da un villaggio della zona rurale a sud di Calcutta. Lei e la sua famiglia, composta da otto persone, vivono in una casa di soli due stanze. Solitamente Hadisha cucinava in un angolo della stanza principale, molto vicina al suo letto, utilizzando un vecchio fornetto. L’utilizzo di legno secco e foglie per accendere il fuoco rendeva l’aria di casa quasi irrespirabile a causa della grande quantità di fumo prodotta. Inizialmente Hadisha non si era interessata ai progetti di assistenza e monitoraggio delle donne in gravidanza e non partecipava agli incontri per giovani mamme. Venuta a conoscenza della condizione in cui viveva la ragazza, una operatrice sanitaria di CINI ha iniziato a farle visita regolarmente in modo da poter discutere con lei della problematica e chiarirle i dubbi nutriti nei confronti del progetto Adotta una mamma. L’operatrice ha continuato a seguire Hadisha incoraggiandola e dandole dei consigli su come evitare situazioni pericolose per lei e per il bambino. Con il cambiamento di alcune abitudini nel modo di cucinare e attraverso l’utilizzo di un forno a bassa combustione fornitole da CINI sono stati subito evidenti i miglioramenti nelle condizioni di salute della ragazza. Hadisha ha continuato a seguire con regolarità i controlli medici e tutti i consigli dell’educatrice sanitaria. 9 mesi e 7 giorni più tardi ha dato alla luce una meravigliosa bambina di 2.7 kg. Sia lei che la piccola Samina stanno bene e godono di ottima salute.