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La storia di Rasheed: verso una nuova vita

28 Apr

Sk Rasheed al tempo dell’identificazione, avvenuta nel 2015, aveva 12 anni. Il bambino viveva con suo padre e due fratelli minori nell’area di Tiljala. Suo padre SK. Shahid aveva problemi di alcool e lavorava in un’officina. L’uomo non si occupava dei bambini e spesso, quando era ubriaco, li picchiava. La madre aveva lasciato la famiglia anni prima e l’unica figura femminile che cercava di prendersi cura dei tre fratelli era la zia Baby. Al momento dell’identificazione nessuno dei bambini andava a scuola e il padre non aveva nessun interesse a spronarli ad andare, i tre fratelli passavano le loro giornate senza uno scopo.

Le loro condizioni igieniche e di salute erano davvero pessime dal momento che la zia da sola non riusciva a gestire tutti e tre in maniera adeguata. I bambini passavano la maggior parte della giornata a girovagare per la baraccopoli e avevano iniziato a guadagnarsi una sorta di paghetta attraverso lavoretti di ogni genere, compreso lo spaccio di droga, attività svolta spesso inconsapevolmente. Nonostante diversi campanelli d’allarme, il padre non si è mai preoccupato di intervenire, spingendo giorno dopo giorno i propri figli verso un mondo di pericoli.

Il team di CINI, in seguito ad una segnalazione, aveva visitato la casa e conosciuto la zia. La donna era desiderosa di riportare i bambini ad una vita normale, ma allo stesso tempo era convinta che fosse il padre ad avere il diritto di prendere delle decisioni riguardo al futuro dei figli. In questa situazione gli operatori hanno continuato le visite e gli incontri a casa, coinvolgendo anche il capofamiglia, conquistandone la fiducia e convincendolo ad iscrivere i bambini al Centro educativo.

In un primo momento i bambini non erano pronti a rinunciare al loro mondo senza regole per entrare in un sistema disciplinato. Rasheed si dimostrò il più difficile dei tre, motivo per cui, in seguito a delle sedute con lo psicologo, si decise di utilizzare una strategia per la responsabilizzazione del bambino. A Rasheed, in quanto fratello maggiore, era stato chiesto di badare ai due più piccoli e di fare in modo che studiassero con regolarità. Dopo 6 mesi di monitoraggio i bambini vennero inseriti nella scuola di Adi Ballygunge Vidyalaya, continuarono a ricevere il supporto scolastico nel Centro educativo dove venivano spiegate ed insegnate le norme base di pulizia e igiene personale e dove venivano date nozioni a proposito dei diritti dei bambini. Ad oggi, dopo due anni, Rasheed frequenta la classe VIII ed è abbastanza maturo e responsabile per provvedere ai bisogni dei fratelli. Gli insegnanti del Centro educativo hanno mantenuto contatti regolari con la zia e il padre dei bambini in modo da aggiornarli sui loro progressi, sono molto contenti di come i tre fratelli hanno saputo maturare e iniziare a prendersi cura l’uno dell’altro in maniera responsabile.

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