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L’infanzia tormentata di Sajia

17 Nov

Sajia Naim, una ragazza di 14 anni, viveva con i suoi genitori e due fratelli in una stanza dalle dimensioni molto ridotte a Topsia. Suo padre lavorava come operaio in una fabbrica e sua madre come domestica presso una famiglia.

La ragazza frequentava la classe V, andava a scuola in modo irregolare ed era sul punto di abbandonare gli studi quando venne identificata dai nostri volontari. Parlando con i genitori, i nostri volontari si erano resi conto di quanto la ragazza non fosse spronata a frequentare la scuola, dal momento che il reddito familiare non permetteva il finanziamento degli studi di Sajia. In seguito a diversi incontri gli operatori CINI erano riusciti però a motivare i genitori della ragazza e ad avere il loro consenso per la partecipazione della figlia ai centri educativi.

Tutto stava andando per il meglio fino a quando non sono iniziati i frequenti e accesi litigi tra i genitori. Il padre aveva deciso di spostarsi in Kerela nel suo villaggio di origine. Sajia aveva deciso invece di fermarsi in città con la madre e continuare il suo percorso scolastico. La donna però non mostrava sufficiente attenzione per la figlia tranto che, un giorno in cui sua madre era a lavoro, venne costretta dal padrone di casa ad andarsene dall’abitazione a causa dei ritardi prolungati nei pagamenti dell’affitto. Per un breve periodo Sajia venne ospitata da una famiglia del vicinato mentre la madre venne accolta da alcuni parenti. Purtroppo questa sistemazione non durò molto, infatti quando in casa seppero che Sajia e il figlio della famiglia ospitante avevano iniziato ad essere intimi, la povera ragazza venne cacciata immediatamente.

Situazione attuale: Sajia, dopo essersi confidata con gli operatori CINI a proposito della sua situazione confusa e disagiata, è stata accolta nella casa rifugio per ragazze. In seguito a diverse sedute di terapia, lo psicologo ha deciso di contattare il padre che, dopo pochi giorni, è tornato dal villaggio. Dopo diverse sedute, anche il padre si è reso conto di come la separazione dalla moglie avesse inciso fortemente sulla vita dei suoi figli, in particolare su quella di Sajia. Conscio e dispiaciuto di questo fatto ha deciso di riprendere la figlia con sé e di trovare una sistemazione per tutta la famiglia. Sajia finalmente è tornata a scuola, è felice e sta proseguendo il suo percorso educativo. Al momento la ragazza sta studiando presso il Monu Memorial Institute e allo stesso tempo viene frequenta il centro per il supporto educativo di CINI.

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