La signorina Rakhi Bhattacharya è la preside della Scuola Superiore per Ragazze a Karanjali. Nell’anno scolastico 2016-2017 una sua studentessa di 15 anni, Runa Mondal, iniziò a non frequentare la scuola, prolungando la sua assenza per oltre due mesi.
Preoccupata per la lunga assenza della ragazza, la preside si ricordò che qualche settimana prima della sua “scomparsa” aveva partecipato ad un incontro di formazione condotto dagli operatori di CINI che seguono la Childline nello stato del West Bengal, un servizio analogo a quello del Telefono Azzurro in Italia. Durante l’incontro si era discusso della pratica del matrimonio precoce e dell’innumerovole quantità di studenti che cadono vittima di questa terribile pratica ogni anno. Ripensando a quell’incontro, Rakhi non poté fare altro che avere un brutto presentimento riguardo l’assenteismo di Runa. Inoltre, come se non bastasse, la famiglia della ragazza aveva dei problemi economici, elemento che spesso accomuna i contesti di appartenenza delle ragazze date in sposa.
Senza perdere ulteriore tempo, la preside inviò un’insegnante a casa della ragazza per verificare la situazione, e al suo arrivo i vicini di casa la informarono che era stato organizzato il matrimonio di Runa. La signorina Bhattacharya richiese quindi l’aiuto degli operatori di CINI, i quali si recarono immediatamente al villaggio per verificare lo stato della ragazza, e confermarono la veridicità delle parole dei vicini. Così il team di CINI, insieme alla preside, ad alcuni membri della comunità locale e del Parlamento dei bambini, visitarono la casa della ragazza e parlarono con i genitori di Runa. Spiegarono loro quali conseguenze spiacevoli avrebbe comportato il matrimonio precoce di Runa a livello di pericoli per la salute, oltre che le implicazioni legali legati ad esso.
Dopo qualche giorno di confronti e parecchi tentativi di convincimento, il padre di Runa si rese conto dei rischi e accettò di fermare il matrimonio, impegnandosi a far sposare la figlia solo dopo il raggiungimento dei 18 anni. Runa ha quindi potuto riprendere gli studi e ora frequenta regolarmente la scuola con gioia, con la speranza di poter concludere le scuole superiori e ottenere un diploma che le possa dare un buon lavoro nel futuro.