Nel numero di giugno della rivista “The Good Sight“, viene raccontata la lotta di CINI delle ultime settimane contro il Covid-19 in India. Si tratta di un numero interamente dedicato alle iniziative messe in campo da diverse associazioni e organizzazioni umanitarie per affrontare il virus nel Paese. Tra i diversi interventi, trova spazio, appunto, anche il lavoro che gli operatori di CINI sul campo hanno portato avanti, anche grazie al sostegno dei nostri donatori italiani.
The Good Sight è una piattaforma indiana, che mensilmente pubblica la sua rivista online. Fondata da due giornalisti indiani, si occupa perlopiù di raccontare progetti e iniziative di sviluppo, realizzati nei diversi Stati dell’India. Il suo principale obiettivo è quello di mettere in atto un cambiamento nel Paese, attraverso l’ispirazione che questi racconti possono suscitare nei suoi lettori.
Nel raccontare quanto CINI sta facendo durante questa pandemia mondiale, l’articolo mette subito in luce come questa sia un’emergenza dalla duplice faccia: sanitaria ed economica. Con le necessarie misure di lockdown adottate dal governo a fine marzo, infatti, l’economia di sussistenza di cui vivono molte famiglie indiane è stata messa in ginocchio. Le famiglie più povere e vulnerabili ben presto hanno visto i loro risparmi assottigliarsi e scomparire. Il rischio di fame e di malnutrizione è divenuto reale per moltissimi di loro. Per questo CINI, dalla fine di marzo, ha cominciato a distribuire kit di emergenza, contenenti prodotti sia igienici che alimentari, a queste persone. Il nostro lavoro si è concentrato soprattutto negli Stati del Bengala Occidentale e del Jharkhand, dove operiamo da anni.
Oltre a questo, CINI ha anche fornito ai lavoratori in prima linea del Dipartimento di Salute e Benessere Sociale, alla polizia e ad alcune comunità, mascherine, guanti, sapone e gel disinfettanti. Ha continuato a lavorare all’interno delle case rifugio per bambini, sia nello Stato del Jharkhand sia nella città di Calcutta, fornendo loro cibo e sostegno. Infine, ha offerto un supporto psicologico ai ragazzi e alle ragazze adolescenti attraverso la Teenline (una sorta di Telefono Azzurro per adolescenti, gestito da CINI) e alle donne in gravidanza.
L’articolo si conclude riportando alcuni numeri relativi al lavoro della nostra associazione umanitaria in questa emergenza. Grazie al sostegno dei molti donatori italiani, indiani e internazionali, finora CINI è riuscita a supportare 49.000 famiglie in Bengala Occidentale e 9.100 in Jharkhand. Ha fornito mascherine e guanti a 5.000 lavoratori in prima linea. Continuate ad aiutarci ad aiutare in questa lotta.
Leggi qui l’articolo di The Good Sight.