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Gli adulti e le Comunità Amiche dei Bambini in Murshidabad

14 Lug

Nella costruzione di Comunità Amiche dei Bambini, il coinvolgimento di tutti gli adulti della comunità è fondamentale. Anche nel progetto realizzato in Murshidabad, CINI ha lavorato affinché gli adulti dei gram panchayts di Bajitpur e Mahisail divenissero responsabili della protezione e del benessere dei bambini e delle bambine. Coinvolgere gli adulti significa assicurarsi che i meccanismi di prevenzione e protezione costruiti, continuino a funzionare nel tempo, anche dopo la conclusione del progetto.

Tre sono i gruppi principali di adulti coinvolti: i genitori o tutori dei bambini, i fornitori di servizi e i rappresentati delle istituzioni di governo locale. Con ciascuno di questi gruppi, CINI ha lavorato in maniera diversa, ma sempre con l’obiettivo di garantire il rispetto dei diritti dell’infanzia. 

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Il coinvolgimento dei genitori/tutori

Inizialmente, il team di CINI ha incontrato i genitori e i tutori dei bambini e delle bambine della comunità, per condividere con loro gli obiettivi del progetto. Questi adulti hanno, poi, partecipato a incontri di formazione su diversi temi, tra i quali: l’importanza della scuola, il matrimonio precoce, il lavoro minorile, i programmi di di aiuti economici del governo, ecc. La diffusione di informazioni su questi temi è una tappa fondamentale del processo di costruzione delle Comunità Amiche dei Bambini. Così si rendono i genitori e i tutori più sensibili e pronti ad intervenire dove necessario.

Grazie a questi incontri, in 35 villaggi sono nati altrettanti Comitati per la Protezione dei Bambini. Si tratta di gruppi di adulti con il compito di monitorare le situazioni di vulnerabilità dei bambini del villaggio ed affrontarle, per evitare loro traumi ed abusi. Circa la metà di questi Comitati ora si incontra in autonomia regolarmente, garantendo la protezione dei bambini. Alcuni di essi sono inoltre intervenuti in alcune situazioni di rischio, risolvendole: tra queste, negli ultimi sei mesi di progetto, 11 casi di matrimonio precoce, 5 di lavoro minorile e 2 di bullismo.

Il ruolo dei fornitori di servizi

Quando si parla di “fornitori di servizi” coinvolti in questo progetto, si parla di diversi soggetti: dagli insegnanti alla polizia, dagli assistenti sociali agli operatori sanitari, ecc. Anche questo gruppo di adulti ha partecipato ad incontri di formazione su temi relativi alla protezione e ai diritti dell’infanzia. Alcuni di loro, specialmente gli insegnanti, hanno partecipato molto attivamente, riconoscendo di avere delle lacune e lavorando per colmarle. CINI ha costruito con questi soggetti relazioni di fiducia reciproca, per sensibilizzarli e motivarli ad assumersi la responsabilità di proteggere i bambini.

Questo lavoro ha visto i suoi risultati nello sviluppo della Mappa delle Risorse Sociali del villaggio, a cui contribuiscono i bambini e membri della comunità più ampia. Si tratta di uno strumento che consente di monitorare le situazioni dei bambini e degli adolescenti a rischio del villaggio e di intervenire quando necessario. Grazie a questo strumento, sono state messe in atto delle azioni molto concrete: per esempio, alcuni bambini sono stati iscritti a scuola o segnalati ai servizi sociali. La mappa viene aggiornata in autonomia periodicamente dai fornitori di servizi, coinvolgendo anche i bambini e gli adolescenti stessi.

Il lavoro a livello istituzionale

Con le istituzioni, CINI ha lavorato per analizzare le vulnerabilità relative all’infanzia in ciascun villaggio e stabilire delle priorità di intervento. I membri delle istituzioni locali hanno, poi, preparato dei piani specifici per i bambini. A loro volta, questi sono stati integrati all’interno del piano di sviluppo di ciascun villaggio. Hanno partecipato a questo processo anche i bambini. Tramite i loro rappresentanti, infatti, hanno presentato delle richieste alle istituzioni locali che ne hanno tenuto conto per l’elaborazione dei piani di sviluppo. Un altro risultato concreto è stato che le amministrazioni dei gram panchayat si sono impegnate per renderli entrambi liberi da matrimoni precoci“.

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