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I bambini, al centro del progetto in Murshidabad

30 Lug

I veri protagonisti del progetto in Murshidabad, realizzato grazie a Fondazione San Zeno, sono i bambini e le bambine. La costruzione di Comunità Amiche dei Bambini, infatti, ha l’obiettivo di metterli al centro e proteggerli, garantendo allo stesso tempo il rispetto dei loro diritti. Nell’intero processo, i bambini hanno sempre un ruolo attivo, mai passivo, e partecipano a diverse attività. Il team di CINI ha lavorato parallelamente, coinvolgendo da un lato gli adulti, dall’altro i bambini e gli adolescenti stessi.

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Dai Gruppi di Bambini al Parlamento dei Bambini

Per rendere davvero protagonisti i bambini, essi sono stati coinvolti in alcune piattaforme decisionali pensate per la loro età. Innanzitutto, in ciascuno dei 35 villaggi coinvolti, si è formato un Gruppo di Bambini. Si tratta del “livello più basso” di assemblea partecipativa. I Gruppi di Bambini vengono coinvolti in attività di formazione e sensibilizzazione sui loro diritti all’istruzione, alla salute, alla protezione, alla nutrizione. Poco a poco, i bambini hanno cominciato a riunirsi periodicamente in autonomia e sono entrati a far parte anche dei Comitati di Protezione dei Bambini degli adulti. Hanno adottato un registro dei bambini e monitorano le situazioni a rischio dei loro coetanei.

Un ragazzo e una ragazza di ciascun Gruppo, scelti democraticamente, vanno poi a formare il Parlamento dei Bambini a livello di gram panchayat. Attraverso questa piattaforma, i bambini possono davvero far sentire la loro voce di fronte agli adulti. Molti di loro hanno anche scoperto di avere qualità di leadership innate. Anche il Parlamento dei Bambini si riunisce regolarmente ed è in grado di avanzare proposte concrete, anche alle istituzioni locali.

La formazione e le proposte dei bambini

I membri del Parlamento dei Bambini, infatti, hanno ricevuto formazioni molto articolate e specifiche. Per esempio, hanno imparato a conoscere più approfonditamente le leggi relative alla protezione dei minori o le modalità di scrittura del bilancio del gram panchayat. Per rendere più efficaci queste formazioni, sono stati utilizzati anche film e documentari, che hanno un impatto più immediato sui ragazzi.

Grazie alle loro migliori conoscenze, i membri del Parlamento hanno poi individuato le principali problematiche relative all’infanzia del loro gram panchayat. Dopo averle analizzate, hanno presentato delle richieste scritte alle istituzioni locali per risolvere alcune questioni e aumentare il budget previsto per i bambini. I rappresentati delle istituzioni locali, formati in precedenza, hanno saputo ascoltare i bambini e le loro preoccupazioni. Si è creato un meccanismo virtuoso, per cui ancora oggi il Parlamento dei Bambini presenta il suo ordine del giorno all’amministrazione di Bajitpur e di Mahisail ogni trimestre. Un primo risultato concreto del progetto è stato l’aumento delle risorse per le questioni relative all’infanzia.

Il protagonismo delle ragazze

Il progetto ha anche lavorato in maniera specifica con le ragazze e le adolescenti delle comunità coinvolte. In particolar modo, si è posta una grande attenzione alla questione del matrimonio precoce, che colpisce maggiormente le ragazze. Così, CINI ha lavorato per incentivare la formazione di gruppi “Balika Badhu” (lett. “spose bambine“) nei due gram panchayat. Si tratta di gruppi formati da vittime della pratica del matrimonio precoce, che hanno partecipato ad incontri di formazione mensili per poi sensibilizzare le loro coetanee sul tema. Proprio per averlo sperimentato in prima persone, queste ragazze sono molto efficaci nel diffondere una maggiore consapevolezza sui rischi di questa pratica. Grazie a questo lavoro, oggi questi due gruppi sono in grado di prevenire i matrimoni precoci e hanno un ruolo di grande importanza, riconosciuto anche dalle amministrazioni.

Infine, una particolare attenzione è stata posta anche alle situazioni finanziarie delle ragazze di questi due gruppi. Le Balika Badhus hanno così partecipato a un corso di formazione di 12 giorni per estetiste. Molte di loro hanno cominciato a lavorare, una volta finito il corso. Questo le sta aiutando molto dal punto di vista finanziario e sta migliorando la loro condizione di vita.

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