“Non volevo sposarmi né continuare a lavorare nella fabbrica di beedi, ma solo tornare a scuola. Ora finalmente lo posso fare!” – Ripan
Spesso le storie di matrimonio precoce che raccontiamo riguardano le bambine e le ragazze. Tuttavia, questa pratica in India in alcuni casi colpisce anche i ragazzi. Ed è proprio quello che è successo a Ripan, un adolescente indiano di soli 17 anni. Ripan vive nel villaggio di Sahapara, uno dei villaggi più arretrati del distretto di Murshidabad, nel Bengala Occidentale. Qui la maggior parte della popolazione, di fede musulmana, migra verso altri Stati alla ricerca di lavoro. Coloro che restano sono perlopiù impiegati nella fabbricazione del beedi, il tipico sigaro indiano molto sottile. La povertà spinge molte famiglie a far lavorare i propri figli, negando loro il diritto all’istruzione. Non mancano, poi, problemi di dipendenza tra la popolazione maschile, soprattutto dall’alcool.
Qui CINI lavora, tra le altre cose, per prevenire l’abbandono scolastico e i matrimoni precoci sensibilizzando sia i bambini sia gli adulti sui diritti dell’infanzia. Grazie all’intervento della nostra organizzazione umanitaria, a Sahapara si è formato un Gruppo Amico dei Bambini del villaggio con il compito di monitorare le situazioni a rischio. Ed è stato proprio questo gruppo a salvare Ripan dal matrimonio precoce.
Ripan ha potuto frequentare solo la scuola primaria. Una volta terminata, infatti, il padre lo ha costretto ad andare a lavorare nella fabbrica di produzione di beedi per sostenere la famiglia dal punto di vista economico. Nonostante il lavoro del ragazzo però, la loro situazione continuava a non migliorare.
Così il padre ha deciso di dare in matrimonio Ripan ad un’altra famiglia in cambio di una somma di denaro allettante, costringendolo a sposarsi contro la sua volontà. I membri del Gruppo Amico dei Bambini, però, sono venuti a sapere di questa situazione e hanno deciso di intervenire subito. Hanno informato i membri dell’amministrazione locale e gli assistenti sociali, che si sono recati a casa del ragazzo. Dopo aver parlato a lungo con il padre spiegandogli gli effetti negativi del matrimonio precoce e l’importanza dell’istruzione, l’uomo si è dovuto rassegnare a non dare più suo figlio in matrimonio. Grazie all’intervento delle autorità e al lavoro di CINI, il ragazzo è stato anche reintegrato a scuola. Ora Ripan può riprendere gli studi che tanto gli piacevano e costruirsi un futuro migliore!
Con il progetto Adotta un Bambino e riportalo a scuola, i sostenitori della nostra organizzazione umanitaria possono aiutare i bambini e le bambine indiane che hanno abbandonato la scuola a tornare a studiare. La scuola è infatti la via maestra per proteggere i bambini da abusi, sfruttamento o matrimoni precoci e garantire loro un futuro degno di questo nome.