Rita Paswan è una giovane madre di 31 anni, che vive con la sua famiglia in uno dei villaggi rurali a sud di Calcutta. Lei e suo marito Mahir hanno due figli, Rohima di 11 anni e Rajak di 4. Rita fino a qualche mese fa lavorava come domestica in una casa del centro della capitale. Dopo lo scoppio della pandemia di COVID-19 a fine marzo 2020, ha perso il lavoro e da allora lavora saltuariamente, alla giornata. Mahir, invece, è un guidatore di risciò e con i suoi miseri guadagni cerca di sfamare la sua famiglia.
Durante la prima ondata di COVID-19, Rita e il marito si erano rivolti a CINI per chiedere aiuto, sollecitati dalla figlia maggiore che frequenta uno dei nostri Spazi Sicuri Comunitari per l’Infanzia e che conosce dunque le attività della nostra associazione. Così CINI aveva fornito loro un kit alimentare, che aveva permesso ai due genitori di sfamare i figli fino alla fine del lockdown. Una volta allentate le misure, infatti, Mahir aveva ripreso a lavorare e dunque nei mesi scorsi è riuscito a provvedere alla sua famiglia in autonomia.
Con lo scoppio della seconda ondata di COVID-19, Rita e Mahir hanno cominciato nuovamente a temere per la sopravvivenza dei loro bambini. Le notizie sul virus che giungevano fino a loro erano preoccupanti e non sapevano come fare per proteggersi e allo stesso tempo continuare a lavorare per portare a casa un salario. A questo si è aggiunta un’ulteriore preoccupazione: la sorella di Rita, che vive poco distante da loro, aveva la febbre. Ancora una volta, Rohima suggerisce ai genitori di rivolgersi a CINI.
Il contributo di Rita e Mahir nel fermare il COVID-19 in India
Rita così si reca a piedi nel Centro di Emergenza COVID di CINI, attivo nel distretto di South 24 Parganas, non molto distante dal suo villaggio. Qui racconta ad uno dei nostri operatori delle difficoltà della sua famiglia, delle loro paure e della febbre della sorella. L’operatrice le fornisce immediatamente uno dei nostri kit di sopravvivenza e prevenzione, contenenti 4 mascherine di cotone lavabili, sapone, assorbenti igienici e Nutrimix, spiegandole come indossare correttamente la mascherina e come lavarsi le mani per prevenire il contagio.
Allo stesso tempo, si informa sulle condizioni di salute della sorella di Rita e le suggerisce di isolarla immediatamente, di modo che non possa contagiare qualcun altro. Dal momento che Rita riferisce che la casa della sorella non ha una stanza dove poterlo fare, l’operatrice le suggerisce di portarla nella Casa Sicura che CINI gestisce a Diamond Harbour. Qui la donna potrà restare isolata fino alla completa guarigione.
Oggi Rita e Mahir sanno come proteggersi dal virus, lavano regolarmente le mani e tutta la loro famiglia indossa le mascherine. La sorella di Rita sta terminando la quarantena nella Casa Sicura e sta guarendo dal COVID-19, senza aver sofferto di sintomi più gravi per fortuna. Rita e il marito si sono anche fatti portavoce presso i loro vicini delle misure di prevenzione del virus. In questo modo, hanno sensibilizzato parenti e conoscenti sull’uso delle mascherine e sul lavaggio delle mani, contribuendo alla lotta contro il COVID-19 in India.
Aiutaci ad aiutare altre famiglie come quella di Rita e Mahir!
Il lavoro di CINI per fermare la pandemia di COVID-19 in India continua. Se vuoi sostenere i nostri sforzi sul campo e aiutare le molte famiglie indiane in difficoltà, puoi donare a questa pagina. Ogni aiuto, piccolo o grande che sia, fa davvero la differenza in questo momento.