“Volevo solo potermi sentire al sicuro, tornare a studiare e passare del tempo con i miei coetanei. Grazie a CINI ora posso farlo!” – Rehan
Rehan è un ragazzino di 11 anni, che vive nei pressi della stazione di Guthiari Shariff, nella città di Calcutta. Abbandonato dal padre quando era piccolissimo, Rehan cresce assieme a due sorelle e due fratelli maggiori, accuditi solo dalla mamma. La donna lavora come domestica presso una delle famiglie agiate di Calcutta, ma guadagna davvero troppo poco per poter sfamare i suoi cinque figli. Per questo, fin dalla tenera età, il piccolo Rehan e le sue sorelle girovagano per le strade della città chiedendo l’elemosina.
Le giornate di Rehan si dividono dunque tra la scuola e il vagabondaggio. A Rehan piace studiare ma al termine delle elementari è costretto ad abbandonare gli studi perché l’istruzione è diventata troppo costosa per la sua famiglia. Così Rehan si mette alla ricerca di un lavoro per aiutare la madre e viene assunto in una fabbrica di borse di juta. La juta è un materiale poco costoso e molto diffuso in India, impiegato soprattutto nella fabbricazione di borse e sacchetti. In quest’attività vengono molto spesso coinvolti bambini e adolescenti, che alle spalle hanno famiglie in difficoltà o assenti.
Il lavoro a Rehan non piace. Il proprietario della fabbrica si arrabbia spesso ed è lunatico. Il ragazzino non si sente al sicuro e vorrebbe solo tornare a studiare e a passare del tempo con altri ragazzi come lui.
Un pomeriggio, gli operatori dello Spazio Sicuro Comunitario per l’Infanzia che CINI gestisce vicino alla stazione di Guthiari Shariff vedono Rehan vagabondare nella stazione e lo invitano ad entrare. A poco a poco, prendendo confidenza, Rehan racconta agli operatori di CINI la sua storia e le sue difficoltà, ma anche il suo desiderio di tornare a scuola e passare il tempo con i suoi coetanei. Così, gli operatori lo invitano a frequentare lo Spazio Sicuro e si attivano per aiutarlo a tornare a studiare.
Oggi Rehan frequenta regolarmente lo Spazio Sicuro di Guthiari Shariff, studia e partecipa alle attività ricreative con grande slancio. Gli piacciono in particolar modo le lezioni di karate, che lo hanno aiutato a sentirsi più al sicuro e ad accrescere la sua autostima. Allo stesso tempo, il ragazzino sta ricevendo supporto socio-psicologico, mentre lo staff di CINI si è messo in contatto con la madre. L’obiettivo è assicurarsi che Rehan torni a scuola, abbandonando definitivamente il lavoro, e possa così costruirsi passo dopo passo un futuro radioso.
Un sostenitore italiano può scegliere di aiutare un ragazzino indiano come Rehan a tornare a studiare attraverso il nostro progetto Adotta un Bambino. Assieme, accompagneremo per due anni un bambino indiano lungo un percorso che lo porterà letteralmente dalla strada alla scuola. Aiutaci a fare la differenza nella vita di Rehan e i suoi coetanei!