Una delle zone più vulnerabili e arretrate dell’India è lo Stato del Bengala Occidentale, che si trova nella zona orientale del Paese. Qui i livelli di salute e nutrizione della popolazione sono nettamente al di sotto della media nazionale indiana, complice anche la grande povertà. Una persona su cinque, infatti, vive al di sotto della soglia di povertà, mentre restano diffusi i matrimoni precoci e le conseguenti gravidanze in adolescenza.
In effetti, quasi una donna su due si è sposata prima dei 18 anni, mentre il 18,3% di esse ha partorito prima del diciannovesimo anno di età. La gravidanza in età così giovane è esposta a moltissimi rischi. Se a questo, poi, si aggiunge che solo 1 donna su 5 ha accesso ai controlli prenatali necessari, è chiaro come la situazione sia critica.
Inoltre, più di un terzo dei bambini al di sotto dei cinque anni risulta sottopeso. Ancora una volta un dato molto preoccupante se si considera che un bambino malnutrito difficilmente svilupperà appieno le proprie capacità cognitive. Questo, a cascata, si ripercuoterà sulla sua capacità di studiare, andare a scuola e costruirsi un futuro dignitoso.
Questo progetto coinvolge le zone rurali a sud di Calcutta, nel distretto di South 24 Parganas. In particolar modo, le azioni progettuali si realizzano nel Gram Panchayat (GP – consorzio di villaggi) di Kalatalahat. Si tratta di uno dei GP più arretrati e vulnerabili dell’area, dove vivono moltissimi gruppi sociali emarginati. Tra questi vi sono le caste basse riconosciute dal governo indiano, minoranze etniche e tribali, e minoranze religiose di fede musulmana.
I livelli di salute di questo GP negli ultimi anni hanno visto un netto peggioramento, dovuto soprattutto alla mancanza di acqua potabile. In effetti, la zona ha sperimentato un aumento dell’inquinamento ambientale, in particolar modo delle acque. Questo assieme alla mancanza di pratiche igieniche adeguate e alla scarsa consapevolezza delle persone riguardo l’importanza dell’igiene ha provocato un peggioramento nei livelli di salute della comunità.
La crisi socio-economica innescata dalla pandemia ha poi ulteriormente aggravato la situazione. Moltissime famiglie sono tornate a sperimentare fame e malnutrizione, mentre i servizi assistenziali dedicati ai più poveri venivano chiusi o sospesi. Così, le donne in gravidanza e le neomamme non hanno nemmeno potuto contare sui minimi servizi pubblici dedicati alla salute e alla nutrizione generalmente a loro disposizione.
In sinergia con altri interventi già implementati in questa zona, l’obiettivo del progetto è quello di migliorare i livelli di salute e nutrizione delle mamme e dei bambini vulnerabili qui residenti. Per raggiungere tale obiettivo, alcune delle azioni progettuali previste sono:
Tali attività si affiancano ad altre attività portate avanti in coordinamento con altri interventi. Tra queste, per esempio, formazioni rivolte agli operatori sulla salute e la nutrizione in gravidanza e in allattamento; identificazione e monitoraggio di gravidanze a rischio e bambini malnutriti; organizzazione di campagne e giornate di sensibilizzazione su questi temi; ecc.
Il progetto è frutto del desiderio di una donatrice di ricordare una persona cara purtroppo scomparsa, attraverso il sostegno alle mamme e ai bambini dell’India. Questo permette ad un sostenitore che non c’è più di lasciare una traccia indelebile nella vita di moltissime donne e bambini indiani.