Oggi, 10 dicembre, si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale dei Diritti Umani. Questa data non è stata scelta a caso: il 10 dicembre del 1948, infatti, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottò la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Due anni dopo, nel 1950, sempre l’Assemblea Generale decise di proclamare questa data come la Giornata Mondiale dei Diritti Umani. Così facendo, invitava tutti gli Stati membri e tutte le organizzazioni coinvolte a celebrare questa giornata e a rinnovare il loro impegno per i diritti umani.
La Giornata è un appuntamento di spicco del calendario delle Nazioni Unite. A New York, nel quartiere generale dell’ONU, ogni anno si tengono conferenze di alto profilo politico ed eventi culturali. Tutto ruota, ovviamente, intorno al tema dei diritti dell’uomo.
Inoltre, in questa giornata si assegnano due premi molto importanti: il premio delle Nazioni Unite per i diritti umani e il premio Nobel per la pace. Come forse saprete, quest’anno sono stati i due giornalisti Maria Ressa e a Dmitry Muratov a vincere il premio Nobel “per i loro sforzi per salvaguardare la libertà di espressione, che è una condizione preliminare per la democrazia e una pace duratura“. In questa giornata, dunque, queste due voci che si battono contro l’autoritarismo ritireranno l’importante riconoscimento ad Oslo.
Lo scopo della Giornata è quello di ribadire il valore fondamentale di parole come libertà, uguaglianza e diritti, tutte contenute della Dichiarazione Universale. Ogni anno, quindi, si ricorda che ogni uomo, senza distinzione alcuna, dovrebbe nascere libero ed uguale ad ogni altro. E non soltanto sulla carta.
CINI celebra questa giornata insieme a tutte le mamme e i bambini di cui si prende cura in India. Da oltre 45 anni, lavoriamo affinché tutte le donne in gravidanza e in allattamento dell’India vedano garantito il loro diritto alla salute. Anche questo è, infatti, un diritto fondamentale di ciascuno di noi. Accompagnare le mamme nei primi 1000 giorni di vita dei loro piccoli, garantendo loro cure e assistenza sanitaria e nutrizionale, significa far sì che nascano bambini in salute, liberi di crescere e di costruirsi un futuro migliore.
Questi 1000 giorni rappresentano un percorso che un sostenitore italiano può scegliere di compiere accanto ad una donna indiana. Lungo questo percorso, assieme la assisteremo e la aiuteremo ad affrontare in serenità la gravidanza, il parto e i primi due anni di vita del suo bambino. Garantiremo che questi 1000 giorni facciano davvero la differenza nelle loro vite e che i loro diritti siano rispettati.
Aiutateci ad aiutare, sostenendo il diritto alla salute delle mamme e dei loro bambini nel tempo. Scoprite come donare qui.