“Le operatrici di CINI sono rimaste al nostro fianco fino alla fine della gravidanza e ci hanno aiutato a diventare genitori. Grazie!” – Chandan, marito di Neela
Questa storia inizia in un piccolo villaggio indiano, nel distretto di South 24 Parganas, a sud di Calcutta. In questa zona rurale e arretrata vivono Neela e suo marito Chandan. Neela ha 20 anni, si è sposata quando ne aveva 18 e fa la casalinga. Chandan ha 24 anni, lavora nei campi vicino al villaggio e guadagna un misero stipendio con cui si prende cura della famiglia. Neela e Chandan non hanno figli, ma ne desiderano tanto uno. Quindi, quando scoprono che la donna è incinta sono molto felici!
Tuttavia, questa prima gravidanza purtroppo si interrompe al quarto mese. Neela è molto triste ma non riesce a parlare con nessuno di questa cosa. Chandan la convince a tentare nuovamente di avere un figlio e, poco dopo, la donna è nuovamente incinta. Questa volta, Neela cerca di stare attenta ad ogni piccolo dettaglio ma il ricordo del suo recente aborto spontaneo la stressa e la rende ansiosa. In questa situazione, Neela perde l’appetito, sviluppa una tendenza al vomito e perde drasticamente peso. La sua gravidanza sembra di nuovo a rischio.
Quando le operatrici sanitarie di CINI giungono al villaggio di Neela e Chandan, registrano la sua gravidanza e si accorgono subito che qualcosa non va. Neela pesa solo 33 chili, il suo conteggio di emoglobina è di soli 10g/dl e la donna sembra in un forte stato di ansia. Le operatrici, dunque, cominciano a indagare la situazione, effettuando esami medici più approfonditi e chiedendo a Neela di raccontare loro come sta. Così, a poco a poco, le operatrici scoprono che sono lo stress, il ricordo del passato aborto e l’ansia ad influenzare negativamente la salute della giovane donna.
Nelle settimane successive, dunque, le operatrici di CINI assieme ad alle operatrici socio-sanitarie dei servizi pubblici fanno visita regolarmente a Neela, trascorrono del tempo con lei e ascoltano i suoi dubbi e le sue paure. Quando è necessario, le forniscono consulenza sulla nutrizione in gravidanza e la salute, e la accompagnano ai controlli sanitari previsti.
A Neela questa vicinanza fa bene: la sua ansia a poco a poco sparisce, il suo regime alimentare migliora, il suo peso aumenta. La gravidanza della donna prosegue senza ulteriori complicazioni fino al nono mese. Il giorno del parto, un’operatrice di CINI accompagna Neela e Chandan in ospedale. Neela dà alla luce un bambino sano di 2,5 chili, che i neo-genitori decidono di chiamare Namit.
Le operatrici continueranno a far visita a Neela e Namit anche nei prossimi mesi, assicurandosi che il bambino cresca sano e forte e aiutando la sua mamma e il suo papà a prendersi cura di lui in maniera adeguata.
Un sostenitore italiano può scegliere di garantire ad una donna indiana incinta le cure sanitarie e l’assistenza nutrizionale necessarie per una gravidanza in salute, attraverso il progetto Adotta una Mamma.