Guriya ha 30 anni e vive in una delle baraccopoli di Calcutta con suo marito, i loro tre figli e sua suocera. Suo marito, Tarun, lavora alla giornata, racimolando quello che può per supportare la sua famiglia. Guriya non lavora e si prende cura della casa e dei figli con l’aiuto della suocera.
In questa zona della città di Calcutta, CINI lavora per garantire il diritto alla salute a tutti e tutte, e in particolar modo alle donne in gravidanza e in allattamento. Per fare questo, CINI ha dato vita a gruppi femminili di auto aiuto, composti da donne che vengono formate dalle nostre operatrici sulla salute e la nutrizione materno-infantile. Queste donne, poi, si incaricano di sensibilizzare conoscenti e vicine di casa su questi temi. Si crea così un meccanismo comunitario in cui sono le donne stesse che si aiutano e supportano a vicenda.
Quando Guriya rimane incinta per la quarta volta, è proprio una delle donne dei gruppi femminili formati da CINI, Daya, ad indentificare la sua gravidanza. Daya fa così visita a Guriya e le consiglia di registrare la sua gravidanza presso l’ospedale più vicino, per accedere a controlli sanitari e assistenza. Ma Guriya non vuole. Suo marito e la suocera non si fidano delle autorità sanitarie e pensano che in ospedale Guriya non sarebbe accudita adeguatamente. Proprio per questo, i primi tre figli di Guriya e Tarun sono nati in casa.
Quando Daya informa una delle operatrici di CINI della gravidanza di Guriya e del suo rifiuto a sottoporsi ai controlli sanitari, quest’ultima si reca a far visita alla donna. A poco a poco, entrando in confidenza con lei, le spiega quanto siano importanti le cure prenatali e come non ci sia da temere a partorire con l’assistenza di personale qualificato. Guriya si convince così a registrarsi presso l’ospedale più vicino. L’operatrice, poi, la invita agli incontri del gruppo femminile di cui fa parte Daya e Guriya comincia a partecipare attivamente.
Quando si avvicina il momento del parto, però, Tarun e la suocera si rifiutano di accompagnare la donna in ospedale. Guriya avvisa l’operatrice di CINI, che ancora una volta interviene, portandola presso la struttura sanitaria. Qui Guriya dà alla luce una bambina sana di 2,5 kg.
Oggi Tarun e la suocera si fidano di più delle autorità sanitarie e aiutano Guriya a crescere i quattro bambini della famiglia. Guriya, grata per l’aiuto ricevuto da CINI, è un membro attivo del gruppo femminile che aveva cominciato a frequentare e aiuta altre donne come lei ad accedere all’assistenza sanitaria e nutrizionale a cui hanno diritto.
Attraverso il progetto Adotta una Mamma, un sostenitore italiano può prendersi cura di una donna indiana in gravidanza, assicurandole l’accesso alle cure sanitarie e all’assistenza nutrizionale necessarie per la nascita di un bambino sano. Il progetto dura 33 mesi e accompagna la futura mamma a partire dalla gravidanza fino al secondo compleanno del bambino. Scopri come fare per adottare una mamma, cliccando qui!